La parola “missione” potrebbe forse sembrare esagerata e fuori luogo, persino offensiva (ma non c’è nessuna ufficialità o fede religiosa coinvolta). Tuttavia, nelle righe sotto speriamo di convincervi che è il termine migliore per riassumere il nostro lavoro.
Non v’è dubbio che lo scopo ultimo del contadino, come di qualsiasi altro lavoratore, sia di carattere economico, ma non è l’unico, e nemmeno il più importante.
Siamo contadini, agricoltori, enologi, agronomi, siamo cantinieri, degustatori, venditori, ma, prima di tutto, siamo uomini che lavorano, e lo fanno a stretto contatto con la terra. E insieme a lei fatichiamo, sudiamo, scherziamo, ridiamo, piangiamo… e con lei dividiamo il merito dei frutti che otteniamo, ma soprattutto, se la rispettiamo, lei rispetta noi.
La nostra passione unita a quanto di meraviglioso la natura ci offre, e che preserviamo ogni giorno, rende possibile la produzione delle uve che divengono quel nettare di cui tanti hanno decantato le lodi, da Euripide a Ovidio, da Shakespeare a Baudelaire, da Hemingway a Dalì fino a Fellini.
Per chi ha inteso che si beve per ricordare e non per dimenticare.
L’Oltrepò Pavese è una fascia molto ampia di territorio collocata appunto a sud del fiume Po, incuneata tra Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna, che presenta una conformazione che ricorda un triangolo. La nostra azienda e i nostri terreni sono situati nella prima zona collinare dell’Oltrepò Pavese ad altezze che variano dai 200 ai 300 metri sul livello del mare. I terreni hanno una composizione mediamente calcareo-argillosa, con residui sabbiosi nelle zone più alte e sono particolarmente ricchi di sali minerali. L’esposizione è per lo più nord-nord ovest per le uve destinate ai bianchi freschi e alle basi spumante, e ovest- sud ovest per le uve destinate alla produzione di rossi di buon corpo e alcool, in grado di durare nel tempo.
Il terroir, per definizione, è un’area delimitata nella quale le condizioni fisiche e chimiche, il clima e la zona geografica associate a un particolare vitigno, permettono la produzione di un vino inequivocabilmente riconoscibile mediante le caratteristiche uniche della propria territorialità. Suolo e sottosuolo, con le loro composizioni geologiche, i microrganismi, la macrofauna, le caratteristiche intrinseche del terreno, i cambiamenti dello stesso dovuti a concimazioni organiche e minerali, gli approvvigionamenti idrici, il clima e la temperatura, la ventilazione, l’esposizione solare e l’umidità, il microclima. Tutti fattori che determinano l’unicità di un vino prodotto da un dato vitigno in una determinata posizione geografica.
Ultimo fra gli elementi del terroir, ma non per importanza, è il microclima, che è determinato dal sistema di potatura, dall’inerbimento del terreno, dalla distanza tra le piante, dalla distanza tra i filari e dalla distanza delle piante dal terreno. Il sistema di allevamento che utilizziamo è il guyot, con il quale all’atto della potatura vengono lasciati su un fusto di 60-90 cm di altezza uno sperone di due gemme e un capo a frutto legato orizzontalmente sul filo di banchina, con una lunghezza media di 8-10 gemme (che possono arrivare a 12-14 nel caso di vitigni che tendono a non fruttificare sulle prime gemme, come la croatina). La nostra azienda, ormai da più di vent’anni, pratica un inerbimento controllato atto a evitare che i terreni perdano fertilità: l’erba che cresce viene trinciata e lasciata sul terreno, diventando così un concime naturale. La distanza tra le piante (interceppo) varia da 0,80 a 1 metro, mentre quella tra i filari (interfila) varia dai 2,20 ai 2,40 metri.
Il lavoro di un anno, il sole, la neve, di nuovo il sole, la pioggia, di nuovo il sole, e finalmente l’epilogo di questa fantastica novella, in cui mani sapienti colgono i frutti all’atto della loro massima espressione, timidi e seminascosti dietro alle foglie, ma forti di una maturità acquisita con tempo e pazienza. Le stesse mani li traslocano in cantina, dove comincerà per loro una nuova vita, liquida, dove il tempo e quelle stesse mani sapienti compiranno il miracolo che darà ristoro e felicità a chiunque avrà il piacere di assaporarlo.
Tutti questi fattori naturali uniti al nostro impegno giornaliero nel salvaguardare il patrimonio di ambiente e natura, nella ricerca di equilibrio, nell’innovazione, fanno si che i vini escano dalla cantina con orgoglio e sincerità e riescano umilmente a sostenere il peso di ciò che vogliono esprimere.